di Giuliana Stocca

Estroverso, molto vivace, giocherellone, acrobata… in pratica un piccolo folletto che vive nella vostra casa.

Il Devon è dotato di un buon carattere e, benché indipendente, è molto socievole sia con i suoi simili sia con altri pet; detesta la solitudine quindi meglio provvederlo di un compagno, meglio se un altro Devon, se non si vuole essere assaliti dal suo bisogno di coccole e di gioco al ritorno a casa. La vita in un appartamento è quanto gli si confà, sia per la sua curiosità estrema che lo porterebbe a cacciarsi nei guai all’esterno, sia per il suo essere freddoloso. Richiede pochissime cure: spuntatina bisettimanale alle unghie, pulizia settimanale alle orecchie che essendo molto grandi accumulano cerume in proporzione, pulizia e spazzolatura quindicinale della pelliccia; non avendo in pratica muta e grazie alla sua particolare tessitura del pelo, il Devon è sopportabile dalle persone solitamente allergiche al pelo del gatto. Una particolare attenzione al cibo, essendo onnivoro e “senza fondo”; ha un metabolismo che gli consente di bruciare in fretta quanto mangia, ma bisogna controllarlo per evitare che ingrassi troppo.

Il primo capostipite di questa razza fu un gatto maschio, dallo strano pellame riccio, che viveva in una miniera abbandonata vicino alla casa della signora Cox, a Buckfastleigh, nel Devon (Inghilterra). La signora lo raccolse, lo accoppiò con la sua gatta domestica tricolore e nel 1960 nacquero dei gattini tra cui uno solo, Kirlee, con la pelliccia simile al suo papà . Sapendo dell’esistenza dei vicini Cornish, Mrs. Cox si mise in contatto con un allevatore di questi, Mr. Stirling-Webb e s’iniziò un programma d’allevamento ottenendo gattini con pelo normale. Questo significava che i geni responsabili della mutazione del pelo nel Devon e nel Cornish erano allo stesso tempo diversi e recessivi. In effetti il manto corto ed ondulato del Devon è dato dal gene “re” che interessa tutti e tre i tipi di pelo, guardia, sottopelo e dominante, rendendo però il primo (setole o guardia) fragile; il pelo non si presenta con onde regolari come nel Cornish, ma con un aspetto più disordinato.

Il Devon ha un aspetto particolarissimo, a partire dalla forma del suo musetto; la sua testa, piuttosto piccola, d’aspetto cuneiforme, molto angolosa, con zigomi sporgenti, naso corto, stop marcato, presenta un cranio piatto, mento forte, muso largo e corto. I baffi e le sopracciglia sono ricci, talvolta inesistenti Colpiscono le sue orecchie, tipiche e caratteristiche della razza, sono molto grandi e larghe alla base, arrotondate in punta, posizionate molto basse (linea di base dell’orecchio al livello degli zigomi), ricoperte da pelo sottile ed hanno un caratteristico ciuffetto in punta tipo lince. Ha un corpo d’apparenza fragile, ma in realtà ha una muscolatura salda e possente, particolarmente sviluppata nelle zampe che sono lunghe e sottili, in particolare quelle posteriori, pure avendo un’ossatura fine o media; il petto è largo e ben arrotondato. La coda, lunga, sottile, si assottiglia in punta e deve essere ben ricoperta di pelo corto.

Il pelo può essere di diversi colori, ma i più comuni sono: il nero, il blu e il bianco (con le varie sfumature). E’ formato da una pelliccia corta e fine, arricciata, ondulata con o senza peli di guardia, un po’ arruffata come quella di un barboncino o di una pecora. Il pelo può crescere e modificare la sua struttura e tessitura finanche ai tre anni. Un Devon adulto senza pelo o con una copertura del corpo parziale o con un tipo di pelo troppo duro al tatto o poco ondulato (l’ondulazione è detta rexing) è penalizzato nelle Esposizioni Feline.

Vive in media 15 anni. I cuccioli, soprattutto nei primi mesi, hanno molto bisogno di attenzioni e affetto; proprio per questo non devono essere separati dalla madre prima dei tre mesi. Dopo posso essere ceduti a un nuovo proprietario. Le cucciolate non sono molto numerose, di solito da 2 a 4 gattini. Per i primi 15 giorni i micini hanno bisogno di un ambiente a temperatura costante in quanto alcuni di loro possono nascere “nudi” o con una pelliccetta rada.